Un farmaco fa sperare

Alcuni scienziati statunitensi della Johns Hopkins University hanno scoperto un nuovo farmaco capace di tenere sotto controllo la malaria. La ricerca, pubblicata su Nature Chemical Biology, mostra come la nuova medicina, chiamata astemizolo, sia in grado di interferire con il processo chiave che provoca la malattia trasmessa dal Plasmodium Falciparum. Il parassita della malaria agisce causando la cristallizzazione delle molecole de gruppo eme nel sangue delle persone infette. Alcuni antimalarici, come la clorochina, inibiscono questa reazione, ma non per tutte le varianti della malattia. Gli scienziati, guidati da David Sullivan, hanno testato circa 2.600 nuovi composti per rilevarne le proprietà antimalariche. Tra questi, il farmaco astetizono ha dimostrato sui topi di poter inibire la cristalizzazione dell’eme e ridurre la presenza del parassite nel sangue. Un risultato che ora dovrà essere confermato anche sull’essere umano. La disponibilità dello astemizolo come farmaco generico in paesi come la Cambogia e la Thailandia, dove la malaria è endemica, rende la scoperta molto importante, soprattutto per le future strategie antimalariche. Inoltre, l’astemizolo andrebbe ad inibire l’azione del parassita in maniera diversa dalla clorochina, e dunque, sostengono gli stessi scienziati, potrebbe essere usato anche per curare quei casi di malaria che oggi ancora resistono ai medicinali già noti. (a.l.)

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