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Un ibrido di neuroni e chip: ecco il primo micro-cyborg

La maggior parte di noi conosce la pectina come l’ingrediente fondamentale per gelatine e marmellate. Ora, però, questo polimero naturale è stato appena utilizzato in un dispositivo per collegare i sistemi biologici ed elettronici: infatti, a metà tra cellule nervose e chip elettronici, il nuovo sistema ibrido è capace di attivare i neuroni, ricevere i loro impulsi ed è controllabile elettricamente. A realizzarlo sono stati i ricercatori italiani coordinati da Salvatore Iannotta del Cnr, che sulle pagine di Aip Advances spiegano come vogliano riuscire in futuro a sviluppare nuove strategie nella medicina riabilitativa che siano in grado di ripristinare le funzioni nervose perse per una malattia o un incidente.

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Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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