Un museo per Fermi

Ora si può finalmente dire. Si trasformerà in museo storico e in centro di studi la palazzina di via Panisperna, il luogo dove il gruppo di fisici italiani (Ettore Majorana, Emilio Segré, Franco Rasetti, Oscar d’Agostino e Bruno Pontecorvo) guidati da Enrico Fermi riuscì per la prima volta ad ottenere la fissione dell’atomo e a gettare le basi della fisica nucleare. La proposta legislativa, nata su iniziativa dell’associazione culturale “Prometeo ricerca” e presentata in Parlamento dal senatore del gruppo Verdi-Ulivo Athos de Luca insieme ad altri 43 senatori di vari partiti, è stata approvata dalla Commissione Cultura del Senato. Adesso si attende solo la conferma dalla discussione all’assemblea di Palazzo Madama. La Commissione ha spiegato che la richiesta parte dalla volontà di individuare un luogo da “dedicare alla memoria di Enrico Fermi ed al suo gruppo di scienziati e ricercatori che qui ottennero risultati scientifici rivoluzionari per la cultura e la società del nostro tempo”. E la scelta è piovuta su via Panisperna, situata nella zona del Viminale, dove il gruppo di Fermi aveva trovato accoglienza grazie alla fiducia concessagli dall’Istituto di Fisica dell’Università Regia di Roma. La palazzina ospita un archivio ormai dimenticato e richiederà una lunga ristrutturazione, poiché versa in uno stato di profondo abbandono. Il progetto di massima prevede un recupero dell’edificio nella veste architettonica originaria del 1934. Sono stati già individuati anche i locali che susciteranno più interesse ai visitatori: si tratta della biblioteca, dell’aula magna e dei molti laboratori in cui il gruppo di scienziati faceva sperimentazione. E’ probabile però che il fascino maggiore sarà suscitato dalla visione dagli strumenti e delle apparecchiature che il gruppo di fisici usava per fare ricerca. La memoria dell’attività del gruppo sarà riproposta attraverso giornali d’epoca, lettere autografe, libri e pubblicazioni scientifiche. Sono in programma anche seminari e convegni formativi. La decisione del Senato è giunta dopo che moltissimi fisici, storici ed intellettuali si sono adoperati per salvare dal degrado la storica palazzina. Alcuni esponenti della mondo della cultura italiana hanno rivolto anche un invito al Ministro degli Interni “per una nuova cultura della memoria sul territorio”. Un lungo appello, ospitato anche dal nostro giornale, in cui è stata ribadita l’importanza educativa dell’opera dei “ragazzi di via Panisperna”, il cui apice fu raggiunto con la fissione dell’atomo e il conseguente inizio dell’era nucleare. “Un prezioso monumento che tutto il mondo ci invidia – recita la proposta di legge – e che ora versa in uno stato di abbandono che lo snatura e lo disonora”. Secondo il progetto, gli ex laboratori dell’équipe guidata da Fermi dovrebbero diventare un ente vigilato dal ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica. L’ordinamento del museo e la nomina del direttore dell’istituto saranno invece decisi di concerto con il ministro per i Beni culturali.

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