Un pianeta in esaurimento

Negli ultimi trent’anni un terzo della ricchezza biologica della Terra è andato perduto. E se lo stile di vita dei paesi sviluppati si estendesse al resto del mondo, sarebbero necessari altri due pianeti per soddisfare le esigenze dell’umanità. Così si legge nel “Rapporto sul pianeta vivente”, uno studio che analizza l’equilibrio tra le riserve naturali e il ritmo dei consumi, presentato a Bruxelles dal Wwf. La ricchezza biologica degli ecosistemi delle foreste, delle acque dolci e di quelle marine – denuncia il rapporto – è calata di un terzo negli ultimi trent’anni e la capacità del pianeta di assorbire le pericolose emissioni di biossido di carbonio (CO2) si sta per esaurire. La biosfera infatti può incorporare solo dodici miliardi di tonnellate di CO2, mentre le emissioni a livello mondiale raggiungerebbero quasi i 24 miliardi di tonnellate. “Per interrompere questa pericolosa tendenza bisogna considerare le risorse naturali in modo serio”, sostiene Ruud Lubbers, presidente del Wwf International, “e i cittadini dei paesi sviluppati dovrebbero ridurre i loro consumi a favore degli abitanti dei paesi più poveri”. (r.p.)

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