Una nuova tecnica per “etichettare” i componenti delle cellule di mammifero con colori diversi, in modo da distinguerli tutti nello stesso momento, e non uno alla volta. Arriva dai ricercatori Imre Berger dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Genoble, in Francia, e Philipp Berger del Paul Scherrer Institute di Villigene, in Svizzera, con uno studio pubblicato su Nature Communications.
Le cellule mostrate nel video, infatti, sono sempre le stesse, originariamente grigie, ma colorate in maniera diversa a seconda degli elementi che i ricercatori volevano evidenziare: blu per i nuclei, giallo per lo scheletro delle cellule, rosso per i mitocondri, ciano per la membrana di alcune vescicole chiamate endosomi e viola per le altre membrane cellulari.
Attualmente i ricercatori sono arrivati a inserire all’interno di un vettore (il “veicolo” necessario per trasportare geni esterni in una cellula) 15 differenti geni, ciascuno dei codificante una proteina che porta con sé un marcatore fluorescente. Ogni marcatore è specifico per un diverso componente della cellula a cui si lega, colorandolo. Secondo gli studiosi, questa nuova tecnica – chiamata MultiLabel – potrà rendere più veloci sia lo sviluppo di nuovi farmaci, sia le tecniche di screening, permettendo di marcare e seguire i componenti coinvolti in una patologia tutti nello stesso momento.
Il processo alla base di questa colorazione multipla è stato messo a punto da Berger durante un altro progetto, chiamato Multibac, dedicato alla rilevazione delle proteine presenti in cellule di insetto. Questo metodo consente di portare nella cellula bersaglio un numero illimitato di geni esterni e i due ricercatori hanno unito le loro conoscenze per applicare questa tecnica alle cellule di mammifero per la prima volta.
Riferimenti: Nature Communications doi:10.1038/ncomms1120
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