Da oggi Empedocle non è più soltanto il filosofo e naturalista greco che si spinse fin nel cratere dell’Etna per svelare il segreto della sua incessante attività eruttiva. È stato scelto questo nome anche per il vulcano sottomarino ancora attivo scoperto a 30 chilometri a largo di Sciacca.
Il vulcano sotto al mare ha le stesse dimensioni di base dell’Etna, ma è alto solo 500 metri. È stato individuato grazie a una avanzata strumentazione, tra cui sonar e mezzi robotizzati, durante le riprese di un documentario scientifico sull’Isola Ferdinandea, la mitica “isola che non c’è più”. Emerse di fronte a Sciacca nel giugno del 1831 ma scomparve pochi mesi dopo, erosa dal mare e dal vento.
È proprio l’isola a nascondere un vulcano molto attivo dal punto di vista delle emissioni di gas. Empedocle si sarebbe formato parecchi milioni di anni fa, con la collisione tra Europa e Africa che provocò profonde fratture dando vita al canale di Sicilia. (a.c.)
Foto: Pagina della pubblicazione del geologo francese Constant Prévost, che riporta l’eruzione di Ferdinandea del 1831. (Wikipedia)
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