Una barriera per l’Hiv

Impedire la trasmissione dell’Hiv dalle madri sieropositive ai figli durante il parto. Questo sembra promettere uno studio pubblicato sulla rivista “The Lancet” realizzato da ricercatori della John Hopkins School of Medicine (Usa) e da un team di medici ugandesi. La ricerca, condotta su più di 600 madri, ha dimostrato che un’iniezione, fatta alla madre durante il travaglio, di una piccola dose di nevirapina e un’altra iniezione dello stesso principio fatta al figlio entro tre giorni dalla nascita, riduce del 41 per cento la probabilità che il figlio dopo 18 mesi contragga la malattia, rispetto alla cura usata tutt’ora e molto più costosa a base di AZT. Benché la nevirapina abbia diverse controindicazioni, nel caso specifico non si sviluppano perché la cura (monodose) è caratterizzata da un basso dosaggio. Una cura di questo genere potrebbe risolvere molti dei problemi legati alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo, tenendo conto del fatto che l’azienda produttrice della nevirapina ha dichiarato che, previi accordi con i governi dei paesi interessati, si potrà distribuire il medicinale gratuitamente negli ospedali. (si.t.)

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