Una cellula ibrida

“Abbiamo scoperto, inaspettatamente, che le cellule umane e quelle di maiale si erano completamente fuse nei suini adulti”. A parlare è Jeffrey Platt, direttore del programma di Transplantation Biology della Mayo Clinic, che ha guidato un esperimento sugli embrioni chimera (con patrimonio genetico misto essere umano-animale) i cui risultati sono stati pubblicati su “Federation of American Societies for Experimental Biology Journal”. La scoperta potrebbe avere importanti conseguenze per gli xenotrapianti, ma anche per la comprensione delle modalità di trasmissione di virus come l’Hiv. I ricercatori hanno iniettato cellule staminali umane in feti di maiale dopo che l’organismo aveva ormai “preso forma”, ma prima che il sistema immunitario divenisse operativo. Risultato: oltre alle cellule col genoma del maiale, nel corpo dei suini adulti sono state rinvenute numerose cellule ibride, contenenti sia geni umani che animali. Ma c’è di più: nelle cellule ibride è stato trovato anche il retrovirus endogeno porcino (Perv), molto diffuso nei maiali. Precedenti esperimenti avevano accertato che il Perv presente nelle cellule ibride può infettare quelle umane. Questi risultati potrebbero quindi rappresentare un serio problema per gli xenotrapianti. Ma anche giovare alle ricerche sull’origine dell’Hiv. “Può darsi”, ipotizza Platt, “che il virus sia riuscito a saltare dai primati all’essere umano tramite il sangue infettato con un morso, che ha consentito alle cellule staminali delle due specie di fondersi”. (m.mo.)

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