Un’ipotesi da rivedere

Qualunque cosa sia, non è un pallone da calcio. L’ultimo studio sulla forma e le dimensioni dell’universo non supporta l’ipotesi avanzata da una ricerca su Nature dell’ottobre 2003, che descriveva il cosmo come relativamente piccolo e raccolto su se stesso a mo’ di dodecaedro, appunto la forma di un pallone da calcio. Ammesso che l’universo sia finito, dicono ora i ricercatori della Montana State University guidati da Neil Cornish, si espande in larghezza per almeno 78 miliardi di anni luce, molto di più dei 60 miliardi di anni luce previsti dalla precedente ipotesi cosmologica, avanzata dal matematico Jeffrey Weeks. La ricerca, che sarà pubblicata sulla rivista Physical Review Letters, si basa su un’analisi della radiazione di fondo a microonde, quel debole segnale che arriva dallo spazio e che costituisce il residuo del calore sprigionato nell’esplosione del Big Bang. Per validare l’ipotesi di un universo a forma di dodecaedro i ricercatori hanno studiato i rilevamenti della sonda Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP). Se l’universo avesse effettivamente quella forma, la luce emanata da un punto dovrebbe alla fine tornare nello stesso punto da molte direzioni diverse. Un po’ come succede nei video giochi, quando un oggetto sbatte su un lato dello schermo e ricompare dall’altro lato. Questo effetto di rimbalzi è proprio quanto i ricercatori intendevano riscontrare. Ma nell’elaborazione al computer le immagini dell’universo date dalla radiazione di fondo non mostrano niente di tutto ciò. La conclusione dei ricercatori è anche che l’universo, qualunque forma esso abbia, deve essere molto più grande di quanto prima ipotizzato. (da.c.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here