Olimpiadi 2012, Bolt battuto da un ghepardo?

Sarà anche l’essere umano più veloce al mondo, ma se alle Olimpiadi di Londra partecipassero i rappresentanti di tutto il regno animaleUsain Bolt non avrebbe la minima speranza di salire sul podio. E il campione giamaicano è solo uno degli atleti che escono sconfitti nell’insolito parallelo umani-animali realizzato da Craig Sharp del Centre for Sports Medicine and Human Performance della Brunel University (Regno Unito). Nel suo lavoro, pubblicato su Veterinary Record in concomitanza con i Giochi, Sharp snocciola un lungo elenco di animali che surclassano l’essere umano in velocitàforza resistenza

Secondo quanto scritto da Sharp, la velocità massima mai raggiunta da un essere umano è di 37,6 chilometri orari, ovverosia 10,4 metri al secondo. Con questa prestazione superiamo di pochissimo i dromedari, che corrono 35,3 chilometri all’ora (pari a 9,8 metri al secondo.) Un ghepardo, invece, sfiora i 104 Km/h (29 m/s), e non ci sarebbe gara neanche con l’antilocapra americana capace di raggiungere gli 89 chilometri orari o con lo struzzo nord-africano, che arriva a 64. 

Ma parliamo in termini di gare. Il corridore giamaicano detiene il record olimpico dei 100 metri piani, 9,69 secondi, e dei 200 metri piani, 19,30 s; per coprire la prima distanza a un  levriero bastano 5,8 secondi, per la seconda a un ghepardo ne servono 6,9. E se per Michael Johnson i 400 metri sono stati una questione di 43,18 secondi, un purosangue ci metterebbe meno della metà.  

Non andrebbe meglio al re delle piscine, lo statunitense Michael Phelps, che dovrebbe invece vedersela con i marlin, pesci capaci di nuotare anche 108 chilometri all’ora, o ai sollevatori di pesi, in gara contro grizzly o gorilla: sono capaci di alzare, rispettivamente, 455 chilogrammi il primo e addirittura 900 il secondo. 

Anche i maratoneti escono a pezzi dal confronto, sebbene Sharp riconosca che l’essere umano è magnificamente adattato alla corsa sulla lunga distanza grazie, per esempio, alle gambe lunghe e alle dita dei piedi corte. Nonostante queste caratteristiche, infatti, è praticamente impossibile tenere il passo con i cammelli, capaci di mantenere i 16 km/h per più di 18 ore consecutive, o superare i cani husky e il loro record del 2011: 183 chilometri al giorno per 8 giorni, 19 ore e 47 minuti. 

L’ultimo confronto fatto dal ricercatore britannico riguarda, infine, i salti. Con un salto in lungo di 12,8 metri, un canguro batterebbe fin troppo facilmente il record di 8,95 metri (che resiste ormai dal 1991) di Mike Powell. Nel salto in alto, invece, raggiunge i 3,1 metri: più di 50 cm sopra l’asticella dei 2,45 che segna il record del cubano Javier Sotomayor

C’è però una capacità che Sharp riconosce come unica degli esseri umani, la versatilità: sono gli unici in grado di ottenere risultati strabilianti in tutte le discipline. Meglio accontentarsi. 

via wired.it

Credit immagine a az1172/Flickr

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