Dov’è nato il peperoncino?

Come i fagioli e il mais anche il peperoncino arriva dal Messico. Precisamente dalle regioni centro-orientali, quelle comprese tra Puebla, Oaxaca e Veracruz. A rintracciare le origini della domesticazione della più popolare delle spezie (Capsicum annuum) è uno studio della University of California di Davis pubblicato oggi su Pnas.

“Identificare l’origine del peperoncino non è solo un esercizio accademico”, ha commentato Paul Gepts, autore senior dello studio: “Rintraccindo l’origine di qualsiasi pianta addomesticata, possiamo capire meglio l’evoluzione genetica di quella specie e l’origine dell’agricoltura – un passo importante nell’evoluzione umana in diverse regioni del mondo,” ha continuato il ricercatore. Ma non solo: conoscere l’origine di una specie coltivata permette anche di ottimizzarne la produzione, adattandola anche alle variazioni prodotte dai cambiamenti climatici.

Per rintracciare le origini del peperoncino i ricercatori hanno adottato sia i metodi tradizionali usati per lo studio della domesticazione delle piante – come analizzare i resti archeologici delle varietà e studiare il profilo genetico delle piante nelle zone dove si trovano grandi variabilità tra gli antenati della coltivazione – ma anche sistemi innovativi, come la ricerca di testimonianze linguistiche correlate all’uso del peperoncino. Questi metodi, abbinati a un’analisi di adattabilità geografica della pianta, hanno portato i ricercatori in Messico appunto, precisamente nelle zone vicine a Veracruz.

Riferimenti: Pnas DOI:10.1073/pnas.130893311

Credits immagine: douneika/Flickr

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