Categorie: AmbienteVita

Accendi un gene e l’operaia diventa regina

Regina o operaia: il destino di una formica è scritto nel Dna, ma dipende dal modo in cui questo poi viene “letto”. Il sequenziamento del genoma di due specie di formiche, la formica saltatrice Harpegnathos saltator e la formica rodilegno Camponotus floridanus, mostra infatti che sarebbe l’attivazione o l’inattivazione di alcuni geni a determinare il ruolo degli insetti – portatori della medesima informazione genetica – all’interno della colonia. Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto dal gruppo di ricerca guidato da Danny Reinberg del Langone Medical Center della New York University e  dell’Howard Hughes Medical Institute Investigator di cui fa parte anche l’italiano Roberto Bonasio della NYU.

Le formiche, insieme alle api, sono fra i più conosciuti insetti sociali e sono organizzati in caste: regina, operaie e maschi. Sequenziando i 17.064 geni della formica rodilegno e i 18.564 di quella saltatrice, i ricercatori hanno scoperto che a determinare il ruolo di un insetto nella colonia, così come il comportamento e la longevità, sono meccanismi epigenetici che “accendono o spengono” i geni in risposta a condizioni variabili. Nelle colonie di formiche saltatrici, per esempio, la nuova regina – ovvero la formica che assume il ruolo alla morte della precedente regina – vive molto a lungo e ha una maggiore espressione sia di proteine connesse alla longevità sia di piccole molecole (small Rna) che regolano l’espressione genica.

Altre differenze si osservano tra alcuni esemplari delle formiche rodilegno. In questa specie le lavoratrici sono di due tipi, con ruoli diversi nella comunità: un tipo protegge la colonia l’altro si occupa del cibo. I ricercatori hanno osservato che nei cervelli di queste due classi di lavoratrici l’espressione genica – per esempio quella legata alla percezione degli odori – è molto diversa, e detta probabilmente i diversi compiti da svolgere. “Il prossimo passo potrebbe essere manipolare il genoma di queste formiche per capire il ruolo dei geni connessi al comportamento e alla longevità” ha spiegato Bonasio. Nello studio gli scienziati hanno anche scoperto che queste due specie di formiche condividono ben il 33 per cento dei loro geni con gli esseri umani.

Riferimenti: Science DOI: 10.1126/science.1192428

Admin

Visualizza i commenti

  • spero non diventi l'ennesima ricerca per vivere di più spero!
    e che sia solo una ricerca a fine accademico... ma dubito purtroppo -_-'

  • Perché no, Askarrambad? Se non sbaglio, i due geni che vengono accesi nella transizione da operaia a regina sono quello dell'enzima telomerasi e il gene SIRT1, geni che sono stati associati alla longevità anche nell'uomo. Ovviamente tra una formica e un essere umano ci sono un po' di differenze, però scoprire come funziona in specie "inferiori" alla nostra può esserci d'aiuto per capire anche noi stessi. Inoltre, un altro aspetto interessante è che la forza dell'epigenetica nel plasmare il comportamento, e anche qui ci sono evidenze nell'uomo. Insomma, sembra che l'evoluzione scelga sempre le stesse strategie!

    http://mygenomix.wordpress.com

Articoli recenti

Immergersi in un buco nero, grazie a una simulazione

Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…

7 ore fa

Una modifica al paradosso di Schrödinger per conciliare quantistica e relatività

Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…

1 giorno fa

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

5 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

1 settimana fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 settimane fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più