Acqua su Europa? Ci sarà da scavare

Su Europa potrebbe essere presente sì un oceano di acqua allo stato liquido, ma se così fosse per trovarlo si dovrà scavare anche fino a 50 chilometri sotto lo strato di ghiaccio superficiale. Molto di più cioè di quanto creduto finora. È quanto suggerisce Klára Kalousová della Charles University di Praga, che ha presentato oggi i risultati del proprio lavoro all’European Planetary Science Congress 2012, in corso questi giorni a Madrid.

La ricercatrice ha costruito un modello che simula il comportamento di ghiaccio e acqua allo stato liquido mescolati insieme per studiare come reagiscono quando sono sottoposti a differenti condizioni. Kalousová ha scoperto così che, a causa di differenze nella viscosità e densità dei due stati, l’acqua allo stato liquido tende a spostarsi verso il basso attraverso il ghiaccio parzialmente sciolto. Nel caso di Europa quindi può sì formarsi un oceano vero e proprio, ma soltanto a una certa profondità: dai 25 ai 50 chilometri, appunto.

L’ipotesi che su Europa vi siano le condizioni per trovare acqua allo stato liquido non è una novità: le analisi della sonda Galileo ne avevano suggerito l’esistenza già nel 1995. Ora però questi risultati rendono molto più difficile il compito della Nasa, che progetta di esplorare il satellite. La luna gioviana, infatti, è con Marte uno degli habitat ritenuti più favorevoli a ospitare forme di vita aliene all’interno del Sistema solare.
 
Eppure i dati del modello parlano chiaro: “Potrebbero esistere pozze di acqua liquida anche in zone più superficiali – spiega Kalousová – per esempio verso i 5 chilometri. Ma resterebbero lì soltanto per poche migliaia di anni prima di spostarsi in basso”. Troppo poco tempo, in termini geologici, per renderne probabile un ritrovamento.

Nonostante questo, sottolinea la scienziata, la ricerca non ci aiuta soltanto a comprendere il ciclo dell’acqua su Europa: può servire anche per studiare satelliti come Titano e Encelado, due delle lune di Saturno.

Riferimenti: European Planetary Science Congress 2012

Credits immagine: Nasa/Jpl

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