Assonnati per colpa di un gene

Sonno leggero e frammentato, stanchezza e sonnolenza. È, almeno in parte, colpa di un gene. I ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania (Usa), guidati da Namni Goel, hanno infatti osservato che i portatori di una particolare variante genetica accusano di più la mancanza di sonno rispetto alle persone in cui questa variante è assente. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neurology.

I ricercatori hanno reclutato 129 volontari, tra cui 37 portatori di una particolare mutazione genetica (DQB1*0602) associata alla narcolessia, ma che non accusavano disturbi del sonno. Tutti hanno dormito all’interno di un laboratorio per una settimana, riposando dieci ore per i primi due giorni, e solo quattro nei successivi. Per mantenere svegli i partecipanti, i ricercatori li hanno impegnati con giochi, musica, film e letture. Durante la settimana, il sonno dei volontari è stato attentamente studiato e sono stati misurati i loro livelli di attenzione, di fatica e di sonnolenza durante le ore di veglia.
    
I ricercatori hanno così osservato che i portatori della variante genetica erano generalmente più assonnati e stanchi degli altri, sia quando potevano dormire a lungo sia quando avevano solo quattro ore a disposizione. Queste differenze sarebbero dovute al fatto che le persone con questa variante hanno il sonno leggero e frammentato: durante la sperimentazione si svegliavano in media quattro volte per notte rispetto alle due degli altri, anche quando avevano poco tempo per dormire. In questi, inoltre, le fasi del sonno profondo – quelle in cui ci si riposa di più, dette a onde delta – duravano mediamente meno che nelle persone senza la variante genetica (34 minuti contro 43 per i primi due giorni, e 29 minuti contro 35 nei giorni successivi). Nei test di attenzione non è stata invece rivelata nessuna differenza tra i due gruppi di volontari.

“La presenza di questa mutazione potrebbe essere utilizzata per capire come le persone rispondono quando il tempo a disposizione per dormire diminuisce, un problema che colpisce milioni di persone nel mondo e che può avere importanti conseguenze sulla salute”, ha concluso Goel.

Riferimenti: Neurology doi: 10.1212/WNL.0b013e3181f9615d

1 commento

  1. Importantissima RICERCA, che cammina con la mia. Stò cercando , da lunghi mesi, da debellare “CRIMINALI” psichici. Tutti coloro che hanno facilità di diagnosi, allegando psicofarmaci. Eludendo la ricerca, anche di luminari in Psichiatria. Dovrebbero alcune Ricerche, ESSERE, alla portata conoscenza di “TUTTI”, per evitare DANNi, nell’ essere umano, che definerei, a grandi lettere PAZIENTE.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here