L’Australia e le regioni asiatiche del Pacifico sono in stato di allerta per il previsto avvicinamento del Niño. Le agenzie meteorologiche dei paesi che potrebbero essere interessati dal fenomeno avvertono che potrebbe provocare i gravi episodi di siccità in Asia e inondazioni negli stati americani dell’Ovest, proprio come nel 1997- 1998. Il Niño, originato dai cambiamenti di temperatura dell’acqua del mare e dalle sue interazioni con l’atmosfera, può svilupparsi e assumere proporzioni devastanti in breve tempo. In Indonesia, secondo comunicati del Ministero dell’Agricoltura si stanno facendo scorte d’acqua da settembre per limitare i danni della siccità alle piantagioni di riso e il rincaro del prodotto. Su suggerimento dell’ufficio meteorologico australiano, gli agricoltori locali stanno considerando l’opportunità di investire nelle piantagioni considerato il rischio elevato di perdere il raccolto. Ai loro interessi diretti si contrappongono quelli del mercato asiatico principale acquirente dei prodotti australiani. Anche in Cina le piantagioni di grano e soia già risentono del clima secco che sta interessando l’area e si teme per i raccolti di riso, canna da zucchero e tè. Considerata l’emergenza, approvvigionamenti d’acqua sono stati forniti dalla Cina a Taiwan dove i consumi sono già stati razionati. Il Niño è atteso anche nelle Filippine. In Malesia, per il rischio di incendi, alimentati dal vento caldo, è vietato accendere fuochi all’aperto e il principale timore della popolazione riguarda i possibili danni alle coltivazioni di palma, da cui si ricava l’olio utilizzato nell’industria alimentare. Secondo quanto divulgato dal Dipartimento di meteorologia, l’ India spera di evitare i problemi di siccità e le crisi alle culture grazie all’arrivo dei monsoni. (p.f.)