Autunno verde

Le foglie cadono, le chiome cambiano di colore, il verde scompare e lascia il posto a colori più caldi, marrone, rosso, arancione. È la cosiddetta senescenza autunnale, quel fenomeno naturale che arrivava in concomitanza con il passaggio di stagione sul calendario. Le cose però non stanno più così: le foreste restano verdi più a lungo a causa della maggiore concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, come dimostra lo studio di David F. Karnosky della Michigan Technological University apparso su Global Change Biology.

Una notizia che secondo il ricercatore non è da considerarsi del tutto negativa: “Le foreste del del nostro emisfero sono più produttive grazie alla frazione extra di carbonio che riescono a incamerare in autunno e anche all’allungamento del periodo in cui è attiva la fotosintesi”, ha spiegato Karnosky. Per arrivare a questa convinzione un gruppo di ricercatori americani, italiani, belgi, inglesi ed estoni ha studiato due foreste, quella nei pressi di Rhinelander, nel Wisconsin, e una vicino a Tuscania, in Italia.

Sebbene i risultati indichino che con l’innalzamento dei livelli di CO2 gli alberi rimangono verdi più a lungo, secondo Karnosky altri fattori, per esempio i livelli aumentati di ozono, potrebbero agire contrastando questo fenomeno. Per questo il gruppo di ricerca si augura che altri studi vengano fatti per stabilire anche sul lungo periodo in che modo le foreste rispondono ai cambiamenti climatici (f.s.)

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