Batterio killer: assolti anche i germogli

Dopo i cetrioli è la volta dei germogli di soia, accusati ingiustamente, o forse troppo frettolosamente, di essere la causa dell’epidemia di EHEC (EnteroHemmoragic Escherichia Coli) che sta flagellando il nord della Germania e mettendo paura al resto d’Europa. La notizia è rimbalzata sui media di mezzo mondo ieri, ma si tratta di una cattiva interpretazione delle fonti tedesche, che parlavano di germogli di legumi, come lenticchie, piselli e fagioli, destinati ad essere consumati crudi nelle insalate e non di germogli di soia, come viene spiegato sul blog “Terminologia etc”.

Peraltro i primi test condotti sui campioni incriminati smentiscono anche questa ipotesi, di qualsiasi tipo di germogli si tratti. Secondo quanto ha dichiarato il ministero dell’Agricoltura della Bassa Sassonia, dove si trova il produttore individuato come possibile origine del contagio, infatti, i primi 23 test sui 40 previsti non hanno riscontrato la presenza del microrganismo. Sono risultati negativi anche altri otto test realizzati ad Amburgo. Ovviamente, la pista non viene abbandonata, ma certo si è notevolmente raffreddata.

Intanto, aumentano in Europa i casi di infezione da Ehec e della complicanza più temuta, la sindrome emolitica uremica (Seu). Secondo l’ultimo bollettino diffuso oggi dall’Ecdc (European Center for Disease Prevention and Control), le infezioni sono arrivate rispettivamente a 1.672 e 661 casi, con 22 morti. Tutti i decessi, tranne uno in Svezia, sono stati registrati finora in Germania.

A questo link potete trovare l’aggiornamento dell’articolo.

1 commento

  1. Un super batterio mi dà tanto di uso spropositato di antibiotici e/o antibiotici nella catena alimentare…. DNA difettati… in una parola qualcosa che ha a che fare con gli OGM

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