Brutta sorpresa in Antartide

Atterraggio difficile per i ricercatori impegnati in Antartide. La superficie di ghiaccio della Thetis Bay, dove ha sede la base italiana “Stazione Mario Zucchelli”, quest’estate appariva dall’alto come un puzzle di tessere bianche galleggianti. “E’ la prima volta” dichiara Roberto Azzolini, coordinatore del progetto Polarnet del Consiglio nazionale delle ricerche e membro della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide, “che la banchisa, utilizzata come aeroporto, si rompe con più di un mese di anticipo, rendendo difficile qualsiasi operazione logistica per il ricambio del personale e l’approvvigionamento”. Con questa notizia si è aperto il Convegno ” Il K2 cinquant’anni dopo. La ricerca scientifica negli ambienti estremi” che si è svolta a Roma. Secondo gli esperti il fenomeno della rottura della banchisa può dipendere dai cambiamenti climatici che hanno portato in un cinquantennio a un aumento della temperatura di 2.5 °C, e al collasso delle piattaforme di ghiaccio galleggianti che bloccano l’entrata in mare dei ghiacciai. Ciò consente un più rapido afflusso di ghiaccio sotto forma di iceberg alla deriva. L’Antartide è considerato come il “barometro” della situazione climatica globale,da cui dipendono direttamente o indirettamente la circolazione atmosferica e quella oceanica, il livello del mare e il clima della Terra. Nella profondità dei suoi ghiacciai sono registrate le variazioni climatiche degli ultimi 740 mila anni. (g.g.)

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