Caccia aperta alla mosca tse tse

L’Africa dichiara guerra alla mosca tse tse. L’Organization of African Unity (Oau) ha infatti lanciato la campagna “Pan African Tsetse and Trypanosomosis Eradication Campaign” (Pattec), per controllare la diffusione dell’ insetto. Il programma supportato dal programma delle Nazioni Unite per l’alimentazione, dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’ International Atomic Energy Agency (Iaea), dopo aver ottenuto risultati positivi nel 1997 a Zanzibar e nel 2001 in Burkina Faso, verrà adesso sperimentato in Africa occidentale e in quella sub sahariana. Attraverso una tecnica denominata Sit e all’uso combinato di insetticidi, i maschi della specie vengono resi sterili. Sono cioè capaci di accoppiarsi e di produrre sperma, ma le uova negli esemplari femmine non si sviluppano. Liberare l’Africa dalla mosca tse tse potrebbe offrire grosse opportunità di sviluppo agrario alla popolazione. L’insetto è portatore di una cellula parassita, il tripanosoma, che attacca il sangue e il sistema nervoso delle sue vittime provocando la malattia del sonno tra gli uomini e il nagana negli animali. Il suo morso uccide ogni anno tre milioni di animali da bestiame e infetta circa 500 mila persone causandone nell’80 per cento dei casi la morte. Oggi è endemica in 37 paesi dell’Africa sub-sahariana, 32 dei quali sono tra i 42 paesi più poveri e indebitati del mondo. (r.p.)

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