I cani non sono fisionomisti

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(Foto: Alvan Nee on Unsplash)

Fido ci riconosce. Sa chi siamo, ci distingue dagli sconosciuti, eppure non vede la nostra faccia. O meglio: per lui il nostro volto, o quello di un consimile, non è particolarmente interessante, il suo cervello è strutturato per cogliere segnali facciali in modo particolare. La scoperta arriva da uno studio pubblicato sulla pagine di Journal of Neuroscience, in cui i ricercatori erano interessati a capire se i cani, come i primati (e forse anche le pecore), avessero una regione del cervello specializzata a riconoscere le facce.

Nel cervello dei cani

Come esseri umani siamo progettati per farlo. Il nostro cervello capisce quando stiamo vedendo una faccia, e alcune aree sono specializzate nel riconoscere i volti, come l’area fusiforme facciale. E’ così anche per i cani? Alcuni indizi, non da ultimo la capacità di riconoscere i propri padroni, avevano fatto pensare di sì. Ma per capirlo, spiega oggi il team di ricercatori ungheresi a capo dello studio, serviva guardare dentro il cervello dei cani, magari grazie all’aiuto della risonanza magnetica funzionale, che permette di fotografare le aree più attive in un determinato momento.

La faccia, nulla di speciale per i cani

I ricercatori hanno fatto vedere a un gruppo di cani e a un gruppo di persone dei video con cani e persone. In alcuni casi, cani e persone erano inquadrati frontalmente , in altri questi erano di spalle. Analizzando le risposte cerebrali, gli scienziati non hanno osservato nei cani qualcosa di paragonabile a quanto visto negli esseri umani: non sembrerebbe esistere una regione specializzata nel riconoscimento dei volti. Fido mostra sì delle preferenze a livello cerebrale ma, per così dire, conspecifiche: in altre parole il cervello di un cane si attiva di più alla vista di un simile che di un essere umano, poco importa se se ne vede o meno la faccia.

“Negli esserei umani – scrivono gli autori – tutte le regioni di preferenza conspecifica erano zone di preferenza facciale, mentre nei cani nessuna delle zone di preferenza conspecifica mostrava una spiccata preferenza facciale”. Nel cervello di un cane, o meglio nella loro corteccia visiva, concludono i ricercatori, le facce non hanno un posto speciale. Il riconoscimento di altri cani sì invece.

Riferimenti: The Journal of Neuroscience

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Credits immagine di copertina: Alvan Nee on Unsplash