Come sta la Terra? Male, grazie

Worldwatch Institute
State of the World 2002
W.W. Norton & Company, 2002
pp. 265, euro 30,34

In vista del Summit mondiale sullo Sviluppo Sostenibile che si terrà a Johannesburg in Sud Africa a settembre, State of the World 2002, il rapporto annuale del WorldWatch Institute, fa il punto su quali obiettivi sono stati raggiunti tra quelli prefissati all’Earth Summit di Rio del 1992. Proprio dieci anni fa, infatti, i rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo stesero un piano per creare un’economia globale sostenibile: attenta allo stesso tempo ai bisogni degli esseri umani e alla protezione e conservazione dell’ambiente. Quanti progressi sono stati fatti dall’Earth Summit di Rio per raggiungere quegli obiettivi? Pochi purtroppo.

Così a leggere l’edizione del 2002 del Rapporto sullo stato del mondo c’è poco da star tranquilli. Più che altro si ha sotto gli occhi una guida utile per sapere su quali temi si dovranno confrontare e scontrare a Johannesburg i delegati di tutto il mondo. A partire da un dato: le gravi ineguaglianze di benessere e reddito della popolazione della Terra (1 miliardo e 200 milioni di persone oggi vivono con meno di un dollaro) da un lato, e dall’altro, le minacce ambientali come i cambiamenti climatici, il numero crescente di turisti negli habitat a rischio e l’inquinamento ambientale provocato dai composti chimici tossici.

Gli autori del rapporto, inoltre, gettano luce sulle diverse strategie per affrontare alcuni dei problemi ambientali più urgenti. Usando per esempio le energie rinnovabili, come quella eolica, per ridurre l’inquinamento ambientale. E traendo vantaggio dalle coltivazioni biologiche nei Paesi in via di sviluppo. Dando ancora alle donne l’opportunità di scegliere se e quanti figli avere per garantire loro anche la possibilità di istruirli. State of the World 2002 infine sottolinea quali saranno le priorità del Summit di Johannesburg su sette punti chiave: agricoltura, politica energetica, cambiamenti climatici, composti chimici nocivi, turismo internazionale, crescita della popolazione, conflitti basati sulle risorse, governo globale. Proprio dalle decisioni su questi temi, infatti, dipende la possibilità di costruire un mondo più stabile e sicuro.

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