Commercio equo e garantito

Un marchio mondiale per la Organizzazioni del Commercio Equo. Lo ha lanciato l’International Federation of Alternative Trade (Ifat) nel corso del Social Forum Mondiale svoltosi a Mumbai, in India, dal 16 al 21 gennaio. Il marchio garantirà maggiore riconoscibilità alle produzioni eque e solidali grazie a standard internazionali di riferimento, e può essere usato in tutti i 59 Paesi in cui sono presenti gli oltre 200 membri Ifat. Sono già 130, in 42 nazioni, le organizzazioni autorizzate a usarlo dopo il percorso di monitoraggio. Obiettivo comune: sconfiggere la povertà dando vita a regole eque per gli scambi internazionali di beni prodotti in maniera sostenibile, e dimostrare che la possibilità di un’economia alternativa. Il commercio equo e solidale è infatti in costante espansione: riguarda più di un milione di piccoli produttori e lavoratori riuniti in circa 300 organizzazioni di base, associazioni e imprese, ed è in crescita anche il numero dei consumatori. “Il nuovo marchio promosso da Ifat parte dai comportamenti concreti delle organizzazioni che producono, importano e vendono i prodotti”, spiega Alberto Zoratti, responsabile del Settore Politico della Cooperativa Roba dell’Altro Mondo presente a Mumbai. “Chiediamo all’Europa di scegliere per i propri mercati le nostre regole, considerando i risultati positivi che possiamo vantare, sia dal punto di vista sociale che economico”. (r.p.)

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