Le coste europee rischiano l’erosione. Il mare inghiotte ogni anno dai 50 centimetri ai due metri di spiaggia, arrivando a mangiarsi addirittura 15 metri in alcuni tratti. Lo dice uno studio della Commissione europea presentato oggi in una conferenza internazionale sull’erosione costiera a Bruxelles. Colpa dell’eccesso di attività umane che moltiplicano gli effetti dovuti alle cause naturali. In tutto sono più di 130 mila i chilometri quadrati di territorio interessati dall’erosione, di cui quasi 50 mila sono riserve naturali. Spiagge, case, strade, attività industriali e turistiche situate sulla costa rischiano di essere sommerse. L’Italia non fa eccezione. Nel nostro paese il fenomeno è aggravato dall’eccessiva urbanizzazione, che tra il 1975 e il 1990 ha interessato il 25 per cento delle aree comprese tra zero e cinque metri dal livello del mare, contro il 12 per cento della media europea. Minacciati in particolare la baia dei giardini Naxos in Sicilia, il litorale di Goro a Ferrara, il delta del Po, Marina di Massa e i litorali di Cirgaccio e Ciracciello dell’isola di Procida in Sardegna. Per arginare il fenomeno, raccomanda la Commissione Ue, si deve tenere conto dell’erosione in tutti i piani pubblici e mettere in atto dei programmi di prevenzione. (r.p.)