Il disegno più vecchio della storia? Un hashtag

La grotta di Blombos è un sito preistorico localizzato nella costa meridionale del Sudafrica, a est di Città del Capo, preziosa per gli antropologici. Questa caverna affacciata sull’Oceano Indiano, infatti, doveva essere qualcosa di molto simile a un laboratorio adibito alla produzione e alla conservazione di composti pigmentati a base di ocra. Lì infatti sono stati trovati manufatti risalenti fino a 100 mila anni fa, testimonianze delle attività creative pittoriche degli uomini moderni, come strumenti in silcrete (sabbia e ghiaia cementate) e conchiglie, presumibilmente utilizzate come contenitori per conservare i colori. E ora anche un reperto che oggi si guadagna il titolo di disegno più antico della storia mai rinvenuto: una serie di linee incrociate segnate con ocra rossa su un pezzo di silcrete. Una sorta di hashtag preistorico la cui scoperta è stata presentata sulle pagine di Nature da un team di ricerca internazionale.

A tracciare, intenzionalmente, le linee – probabilmente parte di un disegno più grande non pervenuto fino a noi – probabilmente fu un Homo sapiens che utilizzò una matita di ocra, dalla punta fine, da 1 a 3 millimetri.

Pur nella sua semplicità, questo disegno testimonia le abilità dei sapiens preistorici nel disegno grafico, con l’impiego di mezzi e tecniche diverse. Abilità che risalirebbero dunque a circa 70 mila anni fa, vale a dire, ben 30 mila anni prima dei disegni astratti e figurativi scoperti in altri siti. Per capire perché questo semplice hashtag sia così importante basti pensare a tutto quello che i simboli rappresentano nella nostra cultura: senza la possibilità di rappresentare e interpretare i simboli materiali, la scrittura, la matematica e persino le leggi e le religioni non sarebbero potuti esistere.

Riferimenti: Nature

Credits immagine: Craig Foster

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

2 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

5 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

7 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più