E’ primavera, in anticipo di un mese

Primavera italiana con un mese d’anticipo rispetto alla data astronomica. A registrare l’evento record sono stati i ricercatori dell’Istituto di biometeorologia del Cnr di Firenze che hanno tenuto d’occhio le temperature medie del Belpaese a partire dallo scorso novembre. Che nel mese di febbraio sarebbero simili a quelle che si verificano normalmente a fine marzo. I ricercatori hanno sommato i valori superiori ai 10 gradi registrati negli ultimi quattro mesi e il risultato è stato di 920 gradi. “E’ una cifra che l’anno scorso avevamo raggiunto solo a fine marzo” – ha rivelato Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto. La valutazione dei ricercatori del Cnr sembra confermata dallo stato di alcune piante considerate “indicatrici” – come il mandorlo, il rosmarino, la mimosa e il dente di leone – che quest’anno hanno anticipato di un mese la fioritura o l’emissione di gemme. L’anticipo della bella stagione si inserirebbe in una tendenza generale: da circa un trentennio ogni anno la primavera ruba un giorno ogni anno alla stagione invernale. Un fenomeno, questo, che secondo Maracchi sarebbe dovuto a due motivi: la persistenza del flusso atlantico che ritarda la circolazione delle correnti fredde provenienti da Nord-Est e gli incrementi delle elevate temperature del Mediterraneo (fino a 3,5 gradi) e dell’Atlantico (più 0,5 gradi). (p.c.)

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