Ebola non è finita

Basta dare uno sguardo all’ultimo bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità per rendersene conto: l’epidemia di ebola non è finita, né è tanto meno sotto controllo. Negli ultimi due mesi, infatti, la media di contagi è stata di 30 a settimana (26 quelli nell’ultima monitorata dall’Oms), un numero che sebbene lontano da quello dei periodi di picco dell’epidemia – quando se ne registravano centinaia a settimana – rimane comunque preoccupante, come ribadisce anche Medici senza frontiere, impegnata nella lotta al virus, che ha fatto più di 11 mila morti e 27 mila contagi, dal marzo 2014.

Preoccupante è stato, nelle ultime settimane, il ritorno del virus in Liberia, dichiarata a maggio ebola free, anche se negli ultimi sette giorni nessun nuovo caso è stato segnalato nel paese. “Questi nuovi casi mostrano che la vigilanza è ancora un fattore chiave in tutta la regione, perfino nelle aree libere da ebola. Non possiamo rilassarci fin quando l’epidemia di ebola non sarà stata estirpata in tutti e tre paesi”, ha commentato Carissa Guild, manager medico dei programmi Msf nel paese.

Allarmante rimane la situazione in Sierra Leone, dove il numero di nuovi casi registrati nelle ultime settimane oscilla in continuazione (da 3 a 15 i casi segnalati a settimana, 4 quelli negli ultimi giorni, segnalati a  Freetown e Port Loko). Grave infine rimane infine la situazione di ebola in Guinea, dove solo nell’ultima settimana i casi segnalati sono stati 22 dei 26 riportati, dalle prefetture di Conakry, Coyah, e Forecariah.

Numeri che vogliono dire solo una cosa: “Tantissimi report ci parlano della necessità di cambiare e tutti sono concentrati sul come migliorare i meccanismi di risposta a future epidemie ma l’epidemia non è ancora sotto controllo, con nuovi casi di ebola che si registrano ogni settimana in tutta la regione. In questa epidemia di ebola si è passati da una fase di indifferenza totale ad una di panico su scala globale, per passare poi da una fase di risposta concertata fino all’attuale fase di stanchezza. Dobbiamo portare a termine il lavoro”, commenta Joanne Liu, presidente internazionale di Mdf: “Nessuno era preparato alla portata di questa epidemia, la più vasta nella storia dell’umanità, né al fatto che sarebbe durata così a lungo. Ma non possiamo diminuire l’attenzione adesso e dobbiamo insistere fin quando l’intera regione non sarà libera da ebola”.

Via: Wired.it

Credits immagine: AJC1/Flickr

 

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