Al largo della Norvegia, nel mare di Barents, c’è un enorme cratere di origine meteoritica. Lo hanno scoperto i geologi norvegesi della Sintef – la fondazione per la ricerca industriale e scientifica del Norwegian Institute of Technology. Analizzando la voragine, larga circa 40 chilometri, gli scienziati hanno individuato tracce di iridio, un elemento presente più nello spazio che sulla Terra. A scavarla, quindi, sarebbe stata una meteora che, circa 150 milioni di anni fa, cadde sulla superficie terrestre ad una velocità di 30000 chilometri/orari. L’impatto, hanno spiegato i ricercatori in un articolo apparso su Gemini, la rivista della Sintef, causò un’onda marina che si estese dal Canada alla Russia. In più la collisione sprigionò nell’atmosfera una grande quantità di detriti caldi che oscurarono il nostro pianeta. Il cratere, è stato chiamato Mjoelnir in ricordo del mitico martello impugnato dal dio norvegese del tuono, Thor. (f.f.)
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