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Eclissi solare anulare: pronti a vedere l’anello di fuoco?

Tra poco vedremo uno degli eventi astronomici più affascinanti. Il 14 ottobre prossimo, infatti, si verificherà una eclissi solare anulare, caratterizzata dallo spettacolare anello di fuoco che brilla nel cielo. Visibile nel pieno della sua bellezza negli Stati Uniti, America Centrale e Sud America, in Italia, invece, non saremo così fortunati, ma potremo comunque ammirare l’emozionante spettacolo su diversi siti che lo trasmetteranno in diretta. Ecco di cosa si tratta esattamente e dove poter vedere l’evento.

L’eclissi solare anulare

Come ricorda la Nasa, le eclissi si verificano quando Sole, Luna e Terra si allineano completamente o parzialmente: la Luna si frappone tra noi e la nostra stella, oscurando il disco solare in modo totale o parziale. Nel caso dell’eclissi solare anulare, il Sole appare come un anello di fuoco nel cielo. Questo perché il nostro satellite, passando tra il Sole e la Terra nel punto più lontano da noi sulla sua orbita ellittica (apogeo), ci appare leggermente più piccola del Sole e riesce ad oscurare il disco solare tranne un anello esterno, o appunto anello di fuoco. In particolare, secondo quanto riporta TimeandDate, il massimo dell’eclissi del 14 ottobre si verificherà intorno alle 18:00 Utc, ossia le 20 ora italiana.

Le fasi dell’eclissi solare anulare

Quando la Luna inizierà a passare davanti al Sole, produrrà un’eclissi parziale. In questa fase, la Luna bloccherà lentamente sempre più luce solare, facendo apparire il Sole come una mezzaluna sempre più piccola prima di una forma a “C”. Circa un’ora e 20 minuti dopo l’inizio della fase di eclissi parziale, la Luna passerà completamente davanti al Sole, lasciando un “anello” di Sole visibile da dietro il satellite. Questo periodo, noto come anularità, durerà tra 1 e 5 minuti a seconda di dove si ammira lo spettacolo. La Luna continuerà poi a passare davanti al Sole per circa un’ora e 20, producendo un’altra fase di eclissi parziale, e, infine, l’evento terminerà quando la Luna continuerà a muoversi non sovrapponendosi più con la nostra stella.

Come vederla

Per l’occasione la Nasa ha appena pubblicato una mappa interattiva, chiamata Nasa 2023 Eclipse Explorer, che consentirà di tracciare, ingrandire o rimpicciolire in tempo reale il percorso del fenomeno astronomico attraverso il Nord, Centro e il Sud America. Queste eclissi, infatti, sono eventi da non perdere: si verificano ogni anno o due, e non tutti riescono a vederle. Sebbene questa volta in Italia non sia visibile, è la prima eclissi di questo tipo che può essere vista dagli Stati Uniti dal 2012 e sarà l’ultima fino al 2046. Per chi si trova in America, quindi, è bene ricordarsi di non osservare l’evento a occhio nudo, ma con le adeguate protezioni e occhiali per proteggere gli occhi, mentre per chi si trova in Italia sono disponibili alcune dirette streaming che permetteranno di seguire l’evento, tra cui il sito della Nasa e del Virtual Telescope Project.

In futuro tutte le eclissi saranno anulari

Ci sarà un momento (molto molto lontano) in cui il fenomeno dell’eclissi solare totale diventerà impossibile e si verificheranno, quindi, solo eclissi anulari. Questo perché la Luna, vista dalla Terra, sarà troppo piccola per coprire completamente il disco del Sole. Come ricorda Space.com, infatti, il moto della Luna è costantemente perturbato dall’attrazione del Sole e, in maniera minore, da quella di altri pianeti, e si sta lentamente allontanando dalla Terra: secondo le stime la distanza media dalla Terra aumenta al ritmo di circa 3,8 cm ogni anno.

Man mano che la Luna si allontana, la sua dimensione apparente diminuisce fino a che sarà troppo lontana per rendere possibile il verificarsi di eclissi solari totali. “Di conseguenza”, spiega l’astronomo Jean Meeus a Space.com, “da 620 milioni a 1210 milioni di anni nel futuro, ci saranno periodi durante i quali le eclissi solari totali saranno alternativamente possibili e impossibili, finché alla fine tali eclissi totali rimarranno impossibili per sempre”.

Via: Wired.it

Leggi anche: L’evoluzione del Sole, quando morirà la nostra stella?

Credits immagine: Foto di bairi da Pixabay

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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