La forfora? Questione di batteri

capelli
(Credits: amanda dias/Flickr CC)

La forfora è una comunissima patologia del cuoio capelluto, che, secondo alcune stime, colpisce quasi la metà della popolazione mondiale, soprattutto gli uomini. E se finora, il responsabile era ritenuto un fungo, un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports lo scagiona. Colpevoli sarebbero invece su due batteri presenti normalmente sulle nostre teste, Propionibacterium e Staphylococcus, o meglio l’equilibrio tra i due: la comparsa della forfora sarebbe infatti collegata all’aumento del secondo, a discapito del primo.

Allo studio hanno partecipato 59 volontari, divisi in due gruppi, uno affetto da forfora ed uno di controllo. I ricercatori hanno poi prelevato, da ognuno dei partecipanti, campioni di forfora da varie zone della testa, analizzandoli in cerca di differenze non solo tra i due gruppi, ma anche tra sessi o classi di età. Con qualche sorpresa.

Per esempio, i funghi del genere Malassezia, ritenuti finora i maggiori indiziati, erano presenti nei due gruppi in proporzioni simili. Quello che cambiava significativamente tra i due gruppi era, invece, il rapporto tra due tipi di batteri: Propionibacterium e Staphylococcus. In condizioni normali, Propionibacterium è in netta maggioranza, formando il 71% dei batteri rilevati sulla testa, mentre Staphylococcus si attesta attorno al 26%. La situazione cambia in chi è affetto da forfora, dove Staphylococcus rimonta, arrivando al 44% e costringendo Propionibacterium a scendere al 50%.

“I due batteri si controllano a vicenda, inibendo l’uno la crescita dell’altro” afferma Menghui Zhang, coordinatore della ricerca: “Evidentemente, sulla testa di chi è affetto da forfora, si creano condizioni che favoriscono Staphylococcus”. Come le variazioni nella produzione di sebo, che contiene varie sostanze di cui Propionibacterium si nutre. La produzione massima di sebo, in testa, avviene tra i 15 e i 35 anni, mentre la forfora tende a comparire dai 40 anni in su, età dalla quale la produzione di sebo decresce.

Quanto scoperto non chiarisce tutto. I ricercatori affermano infatti che saranno necessari ulteriori studi per comprendere meglio quali siano i meccanismi che influenzano l’ecosistema presente sulla nostra testa e portano alla formazione di forfora. Questo permetterà di capire come è possibile intervenire per ristabilire l’equilibrio tra i due batteri e, magari, aiutare lo sviluppo di shampoo più efficaci per la cura della forfora.

Riferimenti: Scientific Reports Doi:10.1038/srep24877

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here