Gravity Day, un anno dalla scoperta delle onde gravitazionali

Onde gravitazionali

Erano le 11:40:45 del 14 settembre 2015 quando gli interferometri dell’esperimento aLigo di Hanford e Livingstone, negli Stati Uniti, hanno captato il primo segnale generato dal passaggio di un’onda gravitazionale, le increspature dello spazio-tempo previste dalla teoria della relatività di Einstein. A generare questa perturbazione dello spazio-tempo, misurata simultaneamente dai due rivelatori, sono stati due grandi buchi neri che circa 1,3 miliardi di anni fa si sono fusi in un unico grande buco nero. Un evento di importanza epocale per la fisica moderna, che avrebbe cambiato per sempre la nostra conoscenza dell’universo. Per questo si è deciso di celebrare il primo compleanno dell’osservazione delle onde gravitazionali dedicandogli una giornata, il Gravity Day, con l’occhio rivolto al futuro, alle nuove scoperte e al Nobel.

“La comunità scientifica si aspetta che quest’anno il Nobel per la Fisica possa essere attribuito ai padri fondatori della ricerca sulle onde gravitazionali – ha affermato Federico Ferrini, direttore dell’osservatorio europeo Ego (European Gravitational Observatory) – ai quali dobbiamo le idee alla base della ricerca tramite gli interferometri”.

La scoperta delle onde gravitazionali venne annunciata dalle collaborazioni Ligo e Virgo lo scorso 11 febbraio nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina, in provincia di Pisa. Il Gravity Day è partito proprio da Cascina, dove si trova il rivelatore europeo Virgo, che fa capo all’Ego e che è fondato e finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dal Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs). Per l’occasione i laboratori si sono aperti al pubblico, organizzando osservazioni del cielo con l’Associazione Casciense Astrofili e un percorso sensoriale per non vendenti in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Pisa e Cascina. La giornata si è conclusa con uno spettacolo teatrale intitolato “Onde Stellari – Star Waves”, che descrive un viaggio interstellare a bordo di un’astronave con tanto di commento scientifico.

Ma questo è solo l’inizio, perché i ricercatori vogliono trasformarlo in un appuntamento fisso. Come ha spiegato Ferrini, infatti, l’intenzione è quella “di continuare su questa strada e di ripetere il Gravity Day ogni anno”.

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