Categorie: Salute

Il caffè abbassa il rischio di melanoma?

Dei benefici del caffè si parla già da tempo: aiuterebbe a potenziare la memoria, e consumarlo abbasserebbe anche il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e tumore al fegato. Ci sono inoltre alcuni studi epidemiologici e preclinici secondo cui bere caffè avrebbe un effetto benefico anche contro i tumori della pelle non melanomatosi. E per il melanoma? Finora i dati al riguardo erano piuttosto confusi, ma uno studio pubblicato oggi su JNCI: Journal of the National Cancer Institute suggerisce un potenziale effetto benefico del caffè anche nell’abbassare il rischio melanoma.

Lo studio in questione ha elaborato i dati e le incidenze di melanoma analizzando le informazioni contenuti e nei questionari relativi alle abitudini alimentari e nei follow-up eseguiti su oltre 400 mila donne statunitensi non ispaniche (nelle analisi sulle partecipanti, all’inizio senza forme di cancro, sono stati pesati anche fattori quali l’esposizione ai raggi Uv, il consumo di alcol, il fumo, l’indice di massa corporea, l’età, il sesso e la quantità di attività fisica svolta).

Gli scienziati guidati da Erikka Loftfield del National Cancer Institute hanno così osservato che un maggiore consumo di caffè era associato con un minor rischio di melanoma, in particolare il rischio era minore del 20% per quelli che consumavano 4 o più tazze di caffè al giorno (da intendersi come caffè americano, essendo lo studio riferito a un campione statunitense). Inoltre, aggiungono i ricercatori, l’effetto protettivo sembrava andare di pari passo alla quantità di caffè bevuto, ma solo se se parla di caffè con caffeina, e di melanoma non in situ.

Si tratta al momento di dati estremamente preliminari, avvertono gli autori, e riferiti a una popolazione specifica, ma comunque meritevoli di attenzione. Trattandosi infatti di una malattia ad alto impatto, continuano, anche piccole modifiche nelle abitudini e negli stili di vita possono avere grandi effetti sulla morbilità da melanoma.

Riferimenti:  JNCI: Journal of the National Cancer Institute Doi:10.1093/jnci/dju421 

Credits immagine: refeia/Flickr CC

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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  • C'è sempre il punto interrogativo su quando si inverte un pianeta qualsiasi perché tutti sii girano, a volte di 180°. Non si può risolvere nulla, questo è poco ma sicuro.

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