Non basta stare lontani da ciminiere e tubi di scappamento: tappeti e moquette sono tra le più temibili fonti di inquinamento, secondo una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Stanford, in California, e pubblicata sull’ultimo numero di Environmental Science and Technology. I ricercatori hanno misurato la quantità di particelle di polvere presenti in una abitazione, e la quantità che se ne solleva svolgendo diverse attività La maggior parte delle particelle, del diametro di pochi micrometri, viene prodotta cucinando, fumando e accendendo i riscaldamenti, e si deposita soprattutto nella moquette, nei tappeti e nel letto. Queste particelle vengono sollevate dalle normali attività domestiche, e possono provocare asma, problemi ai polmoni e al cuore. Basta scuotere un tappetino per respirare due milligrammi di particolato al minuto, l’equivalente di mezza sigaretta. “Sorprendentemente l’utilizzo dell’aspirapolvere non elimina il problema, anzi lo aumenta.”, afferma Andrea Ferro, la ricercatrice che ha guidato le ricerche. ” La macchina non trattiene le particelle più piccole e crea una forte corrente di polvere”. In questo modo l’inquinamento si concentra in prossimità della persona che sta utilizzando l’apparecchio e gran parte della polvere finisce all’interno dei sui polmoni. Non esiste un modo efficace per eliminare la polvere, dicono i ricercatori, ma si può diminuirne la quantità scegliendo pavimenti in legno o materiali sintetici. “Le emissioni di polvere dei tappeti sono 10 volte superiori a quelle del legno”, conferma Ferro. (m.z.)