HomeAmbienteInquinamento d'altri tempi

Inquinamento d’altri tempi

Più di tremila anni di inquinamento industriale. È questa la storia di un insediamento minerario nella regione di Morvan, in Francia, ricostruita grazie allo studio di residui di piombo e pollini imprigionati nelle torbiere. La zona interessata dallo scavo si trova a un centinaio di chilometri da Digione, in un’area ricca di giacimenti di piombo, argento e zinco. “Gli archeologi ritenevano che il sito ospitasse attività minerarie ben prima del I secolo d. C., ma mancavano riscontri”, afferma il coordinatore dello studio Fabrice Monna dell’Università di Bourgogne. L’analisi dei livelli di inquinamento da piombo conferma invece che già nel 1300 a. C. iniziò l’estrazione di questo materiale usato nelle leghe metalliche per abbassare il punto di fusione. L’avvio dell’attività estrattiva segna un brusco aumento della presenza di piombo e la contemporanea diminuzione dei pollini provenienti dalla vegetazione locale, probabilmente tagliata per alimentare le fornaci a carbone. Le concentrazioni di piombo più consistenti risalgono al I secolo a. C., quando la popolazione celtica degli Edui si insediò nel territorio, e al XIX secolo, al culmine della Rivoluzione Industriale. Ma ancor oggi l’inquinamento da piombo resta elevato nonostante l’area non sia più interessata da attività minerarie. Questo metallo infatti, una volta combinatosi con i materiali organici come la torba, tende a fissarsi nel suolo e difficilmente viene dilavato dall’acqua. La ricerca è stata pubblicata su Environmental Science and Technology. (g.p.)

RESTA IN ORBITA

Articoli recenti