La Germania è dalla parte degli animali

“Gli animali devono essere trattati come nostri simili e protetti dalle sofferenze evitabili”. E’ questo l’emendamento alla Costituzione che il Parlamento tedesco è pronto ad approvare entro la fine di quest’anno. Decisivo, in questa direzione, è stato il mutamento di posizione del Partito cristiano-democratico, passato dalla parte dei social-democratici e dei verdi, promotori dell’emendamento. Decisiva in questo senso è la reazione negativa dell’opinione pubblica nei riguardi di una sentenza emessa nel gennaio scorso dalla più alta corte di giustizia della Repubblica che autorizza la macellazione halal. Ovvero la procedura islamica (analoga all’ebraica kosher) che consiste nel dissanguare lentamente l’animale, senza averlo prima stordito. La questione dei diritti degli animali è da qualche anno al centro di un vivace dibattito all’interno della società tedesca. Da una parte c’è l’associazione animalista Deutsche Tierschutzbund, dall’altra, gli esponenti del mondo accademico e le industrie chimiche e farmaceutiche, che insistono perché il diritto alla ricerca rimanga costituzionalmente garantito. I primi sperano di ottenere uno strumento legale per ridurre la sperimentazione e orientarla verso metodi alternativi, i secondi sostengono che l’emendamento allungherà i tempi burocratici di approvazione dei programmi scientifici e ridimensionerà i benefici della ricerca biomedica per l’uomo.(m.ca.)

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