La lista nera delle centrali più inquinanti

Ci sono anche quattro centrali elettriche italiane nella lista nera dei trenta impianti più inquinanti d’Europa, stilata dal Wwf e presentata a Ginevra nel documento “Dirty Thirty”. L’associazione ambientalista ha classificato le centrali meno efficienti tra quelle maggiormente responsabili delle emissioni di anidride carbonica. Dei trenta impianti più sporchi nei 25 paesi dell’Ue, 27 sono alimentati a carbone. In cima alla graduatoria si colloca Agios Dimitrios, in Grecia, seguita da Frimmersdorf, in Germania e Abono, in Spagna e, al quarto posto, ancora un’altra centrale greca. Il record negativo spetta alla Germania che compare per nove volte nella classifica. Ben cinque nella top 10 si trovano sul territorio tedesco. Seguono la Polonia, con cinque impianti, quindi l’Italia, la Spagna e la Gran Bretagna con quattro impianti ciascuna. Le italiane, in fondo alla lista nera, sono Brindisi Sud, seguita Porto Tolle, Torrevaldaliga Nord e Montalto di Castro.”Il settore energetico è responsabile del 37 per cento delle emissioni di CO2 di origine antropica”, afferma Mariagrazia Midulla, responsabile delle campagne internazionali Wwf Italia. “Le centrali a carbone sono quelle più sporche perché utilizzano il combustibile a più alta intensità di anidride carbonica”. Nell’arco dei prossimi vent’anni molte delle centrali più inquinanti alimentate a carbone giungeranno al termine del loro ciclo di vita. Il Wwf ritiene che potrebbe essere un’opportunità per ridurre significativamente le emissioni di gas, puntando su energie alternative e rinnovabili e su impianti più efficienti rispetto a quelli attuali. (da.c.)

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