Le cattive maniere sono contagiose

La percezione di sentimenti negativi o di situazioni ingiuste induce a provare un tale desiderio di vendetta da innescare comportamenti incivili anche in persone molto educate. Questa l’idea di fondo della spirale dell’inciviltà, teorizzata nel 1999 da Lynne M. Andersson e Christine M. Pearson in uno studio pubblicato dalla Academy of Management. Ora una ricerca dell’Università della Florida conferma l’idea secondo cui la maleducazione di un singolo all’interno di un gruppo stimolerebbe la creazione di un circolo vizioso tra gli individui, per cui se si hanno comportamenti rudi con qualcuno è più facile che questo qualcuno ripaghi con la stessa maleducazione il proprio interlocutore. Come a dire che la maleducazione è contagiosa come un raffreddore. Ma non solo.

Secondo la ricerca, pubblicata dalel Journal of Applied Psycology, il contagio delle cattive maniere causerebbe anche una seconda spirale, attraverso la quale la maleducazione si diffonderebbe anche a soggetti terzi che non hanno subìto direttamente il gesto di inciviltà.

Studiando infatti il comportamento di 90 studenti universitari, messi in coppia a condurre un gioco di negoziazione finanziaria con tanto di denaro (finto), i dati hanno mostrato una contagiosa diffusione della maleducazione in molte coppie. Ognuno ha giocato nove partite, ognuna delle quali con un partner differente: incontrando un compagno di gioco maleducato o poco simpatico, si sarebbe portati (nella partita seguente) a comportarsi in maniera rude anche con il nuovo partner (sebbene questo non sia né maleducato né incivile), solamente perché le interazioni precedenti hanno influenzato, in negativo, il modo di rapportarsi con altri soggetti, anche se estranei alla situazione di inciviltà, innescando così una seconda spirale di maleducazione.

Questo accadrebbe non solo nel caso di rapporti diretti tra gli individui. Messi di fronte a tre richieste scritte di libri (tramite e-mail), una neutra, una ostile e una di tono ambiguo, i 90 studenti hanno reagito in maniera differente alle ultime due. Chi ha letto prima la richiesta in tono ostile e poi quella più ambigua, ha risposto a entrambi gli interlocutori in modo maleducato, come reazione istintiva a dispetto della maleducazione mostrata nel testo scritto. Chi invece è passato direttamente dalla e-mail di tono neutro a quella ambigua, saltando la richiesta più ostile, ha dato al proprio interlocutore il beneficio del dubbio, trattandolo alla stessa maniera di quello educato.

Riferimenti: Journal of Applied Psychology, DOI: 10.1037/apl0000037
Credits immagine: Howard Dickins/Flickr CC

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