Le cicogne tornano in Italia

Dieci cicogne bianche sono in viaggio dal Bioparco di Roma a Silea, vicino Treviso, dove i volontari della Lipu le rimetteranno gradualmente in libertà favorendo la formazione di coppie miste con esemplari selvatici. Negli ultimi quaranta anni, infatti, in Italia come nel resto d’Europa, il numero degli esemplari di questo volatile si è più che dimezzato. Causa del fenomeno è la trasformazione ambientale: l’uso dei fertilizzanti chimici, dei diserbanti, degli insetticidi e dei pesticidi ne mettono a repentaglio la fertilità. “Un ulteriore pericolo sono i tralicci della luce”, spiega l’etologo Danilo Mainardi, “le cicogne non riescono a vederli al buio e li scelgono addirittura come nido, rimanendo fulminate”. Ora però la tendenza allo spopolamento potrebbe fermarsi: la stessa trasformazione ambientale, infatti, ha favorito il proliferare delle discariche dove questi uccelli trovano più cibo. La Lipu, promotrice del “Progetto cicogne”, ha individuato ben 40 nidi di coppie che sono riuscite a nidificare nelle zone protette del Nord Italia. Dopo più di 300 anni sembra quindi arrivato il tempo, per questo leggendario volatile, di colonizzare di nuovo il nostro paese, soprattutto nell’area della pianura padana. Questa, infatti, sembra essere la zona preferita dalle cicogne, che la sorvolano due volte l’anno durante le migrazioni. (l.g.)

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