Le innumerevoli forme della natura vivente

Carlo Ferrari
Biodiversità. Dall’analisi alla gestione
Zanichelli, 2001
pp.135, euro 14,50

Biodiversità è il termine oggi in voga per rappresentare la varietà biologica a ogni suo livello di organizzazione, dal genoma all’ambiente. L’insieme dei sistemi viventi e le relazioni tra gli elementi che ne fanno parte costituiscono il nostro patrimonio biologico naturale che, al pari della ricchezza materiale e di quella culturale, deve essere attentamente gestito e conservato. Nel suo significato globale però la diversità biologica diventa un oggetto misterioso e complesso da studiare. L’analisi della biodiversità richiede dunque di considerarla come una proprietà, un attributo di un sistema, riconducendola a un parametro misurabile. Lo scopo dell’autore, professore ordinario di Botanica ambientale e applicata all’Università di Bologna, è proprio quello di mostrare gli strumenti necessari per trattare la diversità biologica con un approccio scientifico.

Il primo passo è quello di classificare i vari aspetti della biodiversità. Seguendo questo criterio vengono quindi presi in rassegna i tre livelli principali in cui questa può essere ripartita: la diversità genetica o intraspecifica, la diversità specifica, e la diversità ambientale. La variabilità genetica è la materia prima della diversità a ogni livello di organizzazione. In questo ambito vengono quindi evidenziati i pericoli per la conservazione della stessa, derivanti dall’ibridazione e dall’alterazione della struttura demografica delle popolazioni. La conoscenza del numero di specie presenti in un dato habitat e delle loro proporzioni relative permette di definire la ricchezza specifica. Ed è attraverso lo studio della distribuzione di questa ricchezza che si possono individuare i “punti caldi” della diversità, e catalogare le specie endemiche, quelle rare e quelle minacciate di estinzione. Il tutto integrato da un’analisi del paesaggio, che descriva l’eterogeneità territoriale secondo un criterio ecologico, ricostruendo il tessuto di relazioni tra le comunità naturali nell’ambiente.

Un quadro introduttivo dei metodi per l’analisi ecologica e la gestione ambientale che alterna una trattazione di tipo descrittivo a quella più rigorosamente scientifica. Dai casi-studio di popolazioni di specie animali e vegetali, come quello del declino degli elefanti africani, abbattuti per l’avorio delle loro zanne, ai modelli matematici e statistici per lo studio dei sistemi. Lasciando poi lo spazio anche ad alcune curiosità come la dieta del gipeto o “avvoltoio degli agnelli”, e a domande del tipo “quante sono le specie esistenti?”. Per avvicinare lettori più o meno esperti interessati a una nuova disciplina in rapido sviluppo, la scienza della conservazione biologica.

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