Le rotte dei bio-invasori

L’arrivo di specie marine invasive che viaggiano nelle cisterne delle navi da carico, può avere effetti catastrofici sul nuovo ecosistema ospitante. Per risolvere il problema della provenienza di questi “organismi clandestini”, un gruppo di ricercatori dell’Università Carl von Ossietzky di Oldenburg, in Germania, ha tracciato una mappa delle reti di navigazione e ha trovato che i porti più collegati al mondo, rivelatisi anche più inclini all’introduzione di specie invasive.

Secondo lo studio, pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface, sebbene le reti di trasporto marittimo giochino un ruolo fondamentale nella mobilità di merci ed esseri viventi, fino ad ora i mezzi per identificare gli schemi di navigazione sono stati scarsi. Gli scienziati, basandosi sul cosiddetto “modello di gravità” dei movimenti delle navi, ipotizzavano che le specie invasive provenissero dai porti più vicini. Ma i ricercatori di Oldenburg,sono riusciti a smentire questa tesi.

Utilizzando gli itinerari di 16.363 navi da carico percorsi nel 2007, hanno costruito una rete di collegamenti tra i 951 porti più importanti del mondo. Tre sono stati i tipi di imbarcazione presi in considerazione: navi container, navi mercantili per il trasporto di merci asciutte e petroliere. Mentre le navi container seguono percorsi regolari, navigano rapidamente e non si fermano per molto tempo nei porti, le petroliere e le navi mercantili viaggiano più lentamente, passano più tempo in porto e seguono tragitti molto meno prevedibili, perché le loro rotte sono determinate dal prezzo variabile delle merci che trasportano. Il dato interessanteè che queste ultime spesso navigano vuote dopo lo scarico dei prodotti, di conseguenza durante gli spostamenti cambiano più volte l’acqua di zavorra, che viene poi scaricata nel porto seguente quando sono di nuovo cariche di merci. L’acqua risucchiata nei serbatoi delle navi in una parte del mondo e scaricata in un’altra, inftti, è un ottimo veicolo di proliferazione e diffusione di specie intrusive.

Secondo lo studio, considerato che il 90 per cento del commercio mondiale avviene via mare, la rete globale di navi mercantili è uno dei sistemi più importanti di trasporto per le specie invasive. Microbi, larve, lumache, alghe, meduse e altre specie viaggiano nelle cisterne o negli scafi delle navi fino ad arrivare in un nuovo habitat, rappresentando una crescente minaccia per la biodiversità marina, con la possibilità di infliggere perdite di miliardi di dollari. Questa nuova mappa della rete marittima, oltre a significare un importante passo avanti verso la comprensione dei modelli di commercio mondiale, potrebbe aiutare i biologi marini a capire come si verifica la bioinvasione e quali scelte si possono adottare per affrontare il problema in modo ecologicamente responsabile. (a.o.)

Riferimenti: Journal of the Royal Society Interface doi:10.1098/rsif.2009.0495

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