Durante la stagione degli amori, i maschi sifaka non solo devono competere tra loro, ma devono anche risultare graditi alle femmine, offrendo vari favori, come quello del grooming (spulciamento, fondamentale sia per la pulizia sia per la socialità).
Lo hanno osservato i biologi italiani dell’Università di Pisa che hanno appena pubblicato uno studio su Plos One in cui dimostrano che già nei primati ancestrali (proscimmie) esiste una “politica” dello scambio di favori, dove a comandare sono le femmine. Finora questa sorta di “mercato biologico” era ritenuto esclusivo dei primati “superiori”, come gli scimpanzé e gli esseri umani, e la scoperta suggerisce che alcuni meccanismi alla base dell’economia e della politica possano avere radici biologiche finora trascurate.
In biologia, così come in economia e in politica, la dimostrazione di potere è la chiave per comprendere le relazioni tra gli individui e, in particolare, tra maschi e femmine. I maschi possono accedere alle femmine tramite la coercizione perché più grandi (potere fisico), oppure venire a patti con loro per guadagnarne i favori (potere politico/economico). “Quando i maschi non possono dominare con la forza, come è per i maschi sifaka, la bilancia pende in favore delle femmine”, spiega Elisabetta Palagi, coordinatrice della ricerca, “perché i maschi dipendono da queste per la riproduzione. Ciò si verifica se le femmine formano coalizioni o se i due generi sono simili fisicamente, come nel caso delle proscimmie del Madagascar (lemuri, ndr)”.
La competizione tra i maschi Sifaka
I ricercatori hanno quindi scelto un lemure, il Propithecus verreauxi (o sifaka), per verificare quali fossero i meccanismi attuati dai maschi per assicurarsi l’accesso alle femmine. “I sifaka sono un modello ideale per questo tipo di studio” spiega Daniela Antonacci, coautrice dello studio, “perché, al contrario di molte proscimmie, vivono in gruppi sociali di 6-10 individui e la socialità è fondamentale per poter effettuare uno studio di questo tipo”. Nella stagione riproduttiva, inoltre, ogni femmina si accoppia con più maschi e ogni maschio con più femmine. Quello che conta per i maschi, quindi, è arrivare primi (mating priority) ed effettuare il maggior numero di accoppiamenti possibili (mating frequency). Entrambi questi fattori contribuiscono al successo riproduttivo.
Proscimmie politiche
I biologi hanno trovato che si accoppiano per primi i maschi sifaka che si sono “pubblicizzati” di più tramite marcature odorose (che permettono di stabilire, per esempio, se il maschio è dominante). “Ma fare promesse elettorali con questi slogan odorosi non basta”, sottolinea Ivan Norscia, primo autore della ricerca:”Per poter incrementare il numero di accoppiamenti i maschi devono passare dalla teoria alla pratica, offrendo un servizio concreto, cioè il grooming. Dall’analisi dei dati risulta infatti che sono i maschi che spulciano di più le femmine quelli che si accoppiano per un numero maggiore di volte con la stessa partner”. (i.n.)
Riferimento: PLoS ONE 4(3): e4679. doi:10.1371/journal.pone.0004679
Credit immagine: Daniela Antonacci