L’insonnia di chi non prova emozioni

Con il termine “alexitimia” si indica l’incapacità di percepire, riconoscere e soprattutto descrivere i propri o gli altrui stati emotivi. Una ricerca condotta da ricercatori finlandesi e pubblicata sulla rivista Psychotherapy and Psychosomatics ha dimostrato che le persone affette da questa sindrome tendono a soffrire di disturbi del sonno.

L’indagine guidata da Erkki Kronholm, è stata condotta da ricercatori di diversi istituti finlandesi, tra i quali la Tampere School of Public Health e lo Psychiatric Department dell’Università di Tampere, su un campione di oltre cinquemila finlandesi (circa metà uomini e metà donne). I partecipanti hanno compilato un questionario mirato ad associare l’alexitimia con la depressione e l’insonnia. Sono stati inoltre presi in considerazione il grado di obesità, misurata attraverso il girovita, e alcuni parametri socio-demografici come l’età, il genere, il livello di istruzione e il reddito famigliare, per la loro possibile influenza sui disturbi psicologici in questione.

I sintomi sono stati rilevati attraverso strumenti di diagnosi standardizzati e indicatori specifici per l’alexitimia e la depressione, che si sono dimostrati adatti a classificare ogni specifico caso. In particolare, è stato possibile dare una valutazione quantitativa della difficoltà degli individui in esame a comprendere i sentimenti (Dif, difficult identifying feelings), a descriverli (Ddf, difficult describing feelings) o a esternarli (Eot, externally oriented thinking), mentre per misurare la depressione i ricercatori si sono serviti del Beck Depression Inventory, un strumento utilizzato in psichiatria per valutare la gravità della patologia.

L’analisi dei dati raccolti suggerisce una associazione tra alexitimia, depressione e insonnia: la difficoltà a comprendere i sentimenti (Dif), in particolare, sembra essere predittiva dell’insonnia in entrambi i sessi, mentre la difficoltà ad esternarli sembra legata alla depressioni solamente negli uomini. (s.s.)

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