Raccontare la malattia di Alzheimer a partire dal punto di vista di chi ci si confronta quotidianamente: il malato, che cerca di ricomporre la frattura esistenziale che sta vivendo, e chi gli sta accanto, caregiver o professionista, chiamato ad assolvere impegnative pratiche di cura, a ricercare soluzioni creative, a mettersi in gioco in territori incerti ed emotivamente coinvolgenti. E’ questo l’intento di Alzheimer, un viaggio a più voci (FrancoAngeli 2016), uno dei 10 libri finalisti per l’area Scienze della vita e della salute del Premio Divulgazione scientifica 2016 che verrà assegnato dall’Associazione Italiana del Libro il prossimo 15 dicembre.
Continua a leggere su Omni – Il Giornale della Medicina Narrativa Italiana
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più