L’obesità è uno dei principali problemi di salute pubblicata livello mondiale, con livelli in aumento costante praticamente ovunque, e rappresenta un determinante fattore di rischio per diverse malattie cardiovascolari, oltre che diabete e tumori. Secondo quanto riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2016 erano 650 milioni le persone obese al mondo, quasi due miliardi quelle in sovrappeso. Nonostante questa condizione sia spesso il prodotto di uno stile di vita non sano – ovvero un’alimentazione scorretta e una mancanza di attività fisica – può anche essere influenzata da fattori genetici, come quelli che controllano appetito e metabolismo. In questo sottile filo che lega ambiente, stili di vita e genetica, esistono degli esercizi fisici che più di altri possono aiutare a combattere la predisposizione all’obesità? E’ quanto si è chiesto un gruppo di ricercatori che in un nuovo studio pubblicato su PLOS Genetics identificano cinque diversi tipi di attività fisica in grado di contrastare i fattori genetici che contribuiscono all’obesità.
La ricerca, condotta dalla National Taiwan University, ha riguardato oltre 18mila persone provenienti dalla Taiwan Biobank, di compresa tra i 30 e i 70 anni. Gli scienziati hanno analizzato le correlazioni tra la genetica dei partecipanti e la loro attività fisica, concentrandosi su diverse misure usate per misurare l’obesità, come l’indice di massa corporea (BMI, per cui classicamente si identifica obeso un individuo con BMI uguale o maggiore di 30), la percentuale di grasso corporeo, la circonferenza dei fianchi e della vita e il rapporto vita/fianchi. Queste altre misure, oltre al BMI, consentono di concentrarsi su alcuni aspetti dell’obesità correlati ai problemi metabolici, spiegano gli esperti. Ai pazienti che avevano dichiarato di fare attività fisica regolare (il 41,5% dei partecipanti) era chiesto di specificare il tipo di attività, la frequenza mensile e la durata di ogni sessione.
Dai dati raccolti è emerso che fare jogging era il miglior tipo di esercizio per prevenire l’obesità, essendo in grado di attenuare gli effetti genetici su tre degli indicatori presi in considerazione (indice di massa corporea, percentuale di grasso e circonferenza dei fianchi). Altri tipi di attività che hanno risultati simili sul BMI sono alpinismo, camminare velocemente, alcuni tipi di ballo e lunghe sessioni di yoga. Altri tipi di esercizi, come andare in bicicletta, fare stretching e nuotare non sembrerebbero invece in grado di contrastare gli effetti genetici dell’obesità. “I benefici dell’esercizio fisico regolare hanno più effetti nei soggetti che sono più predisposti all’obesità”, scrivono i ricercatori. Ribadendo come, in qualche misura, esiste più di un’attività fisica per contrastare la genetica dell’obesità.
Riferimenti: PLOS Genetics
Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…
No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più