Oceani, pH in discesa

Sempre più a rischio la sopravvivenza del plancton e dei coralli a causa dell’aumento dell’acidità degli oceani provocato dall’assorbimento dell’anidride carbonica. A denunciarlo sono alcuni scienziati britannici che hanno registrato una variazione del pH dell’acqua di circa 0,5 unità. Un cambiamento sostanzioso che potrebbe determinare l’abbassamento del pH degli oceani, per la fine del secolo, da 8,2 a circa 7,7, con conseguenze catastrofiche. L’anidride carbonica disciolta in acqua, infatti, forma l’acido carbonico che dissolve gli scheletri di carbonato di calcio dei coralli e di alcuni organismi planctonici. “Affinché venga rimossa naturalmente l’eccesso di anidride carbonica disciolta negli oceani occorrono migliaia di anni”, ha affermato John Raven, uno degli autori della ricerca, dell’Università di Dundee (Londra). Dall’inizio della rivoluzione industriale, gli esseri umani hanno messo nell’atmosfera circa 450 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, ma per questo secolo tale quantità dovrebbe raddoppiare soprattutto per il boom industriale di Cina e India. L’unico rimedio perciò è cercare di rispettare i livelli fissati con il trattato di Kyoto che prevede una riduzione del 5 per cento elle emissioni di anidride carbonica entro la fine del 2012. (m.z.)

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