Per perdere peso guarda un avatar

Dopo il successo di fenomeni come Second Life e The Sims, la realtà virtuale promette ora di diventare più di un passatempo: uno strumento per perdere peso. Uno studio del Temple University’s Center for Obesity Research and Education suggerisce infatti che osservare un avatar con il proprio aspetto che fa attività fisica e mangia in modo sano può aiutare le donne a modificare in meglio le proprie abitudini alimentari e sportive. E per servirsi della realtà virtuale come strumento informativo non serve essere un appassionato di videogiochi, precisa l’autrice dello studio Melissa Napolitano della George Washington University School of Public Health and Health Services (SPHHS).

La ricerca, pubblicata sul Journal of Diabetes Science and Technology, è stata effettuata su un campione totale di 128 donne sovrappeso, la maggior parte delle quali aveva cercato di dimagrire nell’anno precedente, e non aveva mai provato un programma di realtà virtuale. L’88% delle partecipanti, tuttavia, si è subito dichiarata disposta a tentare l’esperienza, se questa poteva darle una possibilità di vincere la battaglia per perdere peso.

Come riferiscono gli scienziati, molte di queste donne hanno pensato da subito che guardare l’avatar le avrebbe aiutate a visualizzare e mettere in pratica comportamenti sani, come fare una passeggiata ogni giorno, scegliere del cibo salutare al supermercato. Sia la teoria che la pratica, dice infatti Melissa Napolitano, dimostrano che modellizzare o visualizzare per punti le tappe da percorrere per raggiungere un obiettivo lo rendono più facilmente raggiungibile.

Per confermare l’ipotesi, il team di ricerca ha creato dei video che mostravano gli avatar intenti in diverse attività, come camminare su un tapis roulant o spingere un carrello tra gli scaffali del supermercato. Non tutte le partecipanti erano esperte nell’utilizzo della tecnologia, perciò il team ha elaborato dei DVD che mostrava loro i rispettivi avatar in ambientazioni ispirate alla vita vera. Dopo aver dato indicazioni sull’aspetto fisico che doveva avere il loro avatar, stabilendo elementi come il colore della pelle e la forma fisica, le donne non dovevano interagirvi, bensì solo osservarlo.

Nella parte seguente dello studio, 8 delle partecipanti sono state coinvolte in un test pilota della durata di 4 settimane. Durante il test è stato verificato se la visione dei video potesse influenzare in maniera positiva le loro abitudini, aiutandole a perdere peso. Le donne si recavano alla clinica una volta alla settimana, e guardavano 15 minuti del DVD nel quale il loro avatar si dedicava ad attività sportive o salutari. Per esempio, in uno dei video gli avatar venivano mostrati durante la cena, e le partecipanti dovevano imparare a distinguere tra una porzione di cibo esagerata e una corretta; in un’altra lezione, gli avatar camminavano a intensità moderata sul tapis roulant. Durante questo periodo erano tenute a compilare un diario delle attività, e stabilire degli obiettivi in termini di esercizi da fare e peso da perdere. Come spiegano gli scienziati, nei giorni successivi la visione dei video le partecipanti si sono dimostrate molto più inclini a fare attività fisica, e in 4 settimane di trattamento le partecipanti hanno perso mediamente 1,5 kg.

I ricercatori sono fiduciosi che l’effetto benefico si protrarrà sul lungo periodo, mantenendo le buone abitudini alimentari e senza riguadagnare il peso perduto. Secondo l’autrice, questo primo successo dimostra come le donne, anche quelle che non giocano con i videogame, siano interessate alle nuove tecnologie basate sull’uso di avatar: una risorsa il cui potenziale è ancora tutto da scoprire.

Riferimenti: George Washington University School of Public Health and Health Services 

Credits immagine: Temple University Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine