Perché ci piace l’amaro del caffè?

amaro del caffè
(Foto via Pixabay)

Vi siete mai chiesti perché l‘amaro del caffè ci attragga tanto? Si, perché in natura il gusto dell’amaro, in genere, è un segnale per avvertirci che stiamo ingerendo qualcosa di potenzialmente dannoso. Ma allora perché il caffè, nelle sue innumerevoli versioni, è tra le bevande più diffuse al mondo? Qualche ipotesi arriva oggi da uno studio pubblicato su Scientific Reports, che mostra come le persone più sensibili all’amaro sono anche quelle più attratte dal caffè, una preferenza da ricondurre forse all’associazione tra il sapore e gli effetti energizzanti della caffeina.

Il gusto per l’amaro del caffè? È scritto nel DNA

Ci sono persone che percepiscono di più o di meno il gusto amaro, e questo è dettato da variazioni in specifiche zone del DNA (varianti geniche), in cui a cambiare è solo un mattoncino nel codice genetico che determina quanto una persona sia sensibile a un certo sapore amaro. Esistono per esempio varianti che conferiscono sensibilità al chinino (l’amaro dell’acqua tonica) o al PROP (l’amaro dei broccoli) e, ovviamente, alla caffeina.

Più senti la caffeina, più bevi caffè

I ricercatori hanno analizzato l’associazione tra le varianti geniche per la sensibilità a caffeina, chinino e PROP, con il consumo di caffè in oltre 4o0 mila partecipanti. Incrociando i dati quello che è emerso è che chi sente più la caffeina, beve anche più caffè. Una maggiore percezione della caffeina è inoltre associata a un maggior rischio di essere forti bevitori di caffè, ovvero di berne più di 4 tazze al giorno (e considerando lo stile bibitone per il caffè nel Regno Unito, dove è stato condotto lo studio, parliamo di quantità generalmente grandi). La tendenza è inversa per la sensibilità ai sapori chinino e PROP: chi li percepisce di più tende a bere meno caffè. Nessuna differenza è stata osservata per femmine e maschi, che bevono caffè in quantità paragonabili.

Il motivo? Gli effetti della caffeina

Ma cosa potrebbero raccontare le associazioni osservate? Le preferenze per i vari gusti riescono a spiegare perché ci piaccia tanto il caffè e in particolare l’amaro del caffè? Secondo gli studiosi esiste una relazione di causa effetto tra la percezione dell’amaro e l’assunzione di caffè. “È possibile che i consumatori di caffè acquisiscano un’abilità a percepire la caffeina per le sue proprietà di stimolazione e di resistenza al sonno”, spiegano gli autori. Ovvero, le persone più sensibili all’amaro del caffè potrebbero essere più propense a cercarne i benefici, associando la caffeina ai suoi effetti. La sensibilità agli altri sapori amari, chinino e PROP, collegata a un minor consumo di caffè, è probabilmente dovuta al meccanismo innato di difesa che ci allontana dai sapori amari.

Riferimenti: Scientific Reports

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