Piante cosmiche

I biometeorologi del Nasa Giss (Goddard Institute for Space Studies di New York), guidati da Nancy Kiang, hanno simulato le condizioni atmosferiche e di irradiazione luminosa di altri pianeti al di fuori del Sistema solare. I modelli sono serviti per capire quali, tra i corpi conosciuti, potrebbero ospitare forme di vita fotosintetica e che aspetto potrebbero avere questi ipotetici organismi autotrofi. Lo studio, pubblicato su Nature, indica un largo range di sistemi stellari che potrebbero ospitare organismi fotosintetici e i loro possibili colori.

I ricercatori hanno analizzato i sistemi fotosintetici presenti sulla Terra e studiato i parametri che condizionano e limitano la vita basata sulla fotosintesi. Sulla Terra gli organismi autotrofi presentano una varietà di colori: dal classico verde della maggior parte delle piante terrestri, al viola di alcuni batteri, al rosso di certe alghe. Il colore corrisponde alle lunghezze d’onda non utilizzate e quindi riflesse da ciascun organismo. Il colore, però, può anche dipendere dalla qualità della luce che le piante ricevono e che, a sua volta, dipende dalle proprietà della stella che la emette e dall’atmosfera che filtra i raggi.

Una nana rossa, per esempio, emette solo una parte dello spettro visibile prodotto dal nostro Sole. Questo significa che le piante di un pianeta orbitante intorno a questo tipo di stelle cercherebbero, molto probabilmente, di assorbire tutta la radiazione a disposizione e di non riflettere alcuna frequenza, apparendo quindi nere.

La radiazione verde risulta meno ricca di fotoni rispetto alla radiazione rossa e non energetica quanto la blu. Nancy Kiang e Victoria Meadows, un’astronoma presso il California Institute of Technology (Usa) che ha collaborato allo studio, ritengono che le piante si sono evolute per catturare solo le radiazioni più “nutrienti” e che, per questo motivo, sarà molto improbabile che da qualche parte nell’Universo, possano esistere piante blu.

Anche se non si è ancora in grado di vedere i colori dei corpi celesti degli altri sistemi, la ricerca potrà servire per la progettazione di futuri strumenti calibrati sugli spettri caratteristici degli organismi fotosintetici e simulare i possibili paesaggi.(t.m.)

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