(CREA) – Il CREA, con il suo centro “Difesa e Certificazione”, ha individuato in ambienti naturali dell’Italia centrale un minuscolo Imenottero parassita delle uova della cimice asiatica, insetto di recente introduzione in Italia (2012) che sta causando ingenti danni all’ortofrutta nazionale. Secondo recenti stime, infatti, nel solo 2016 il comparto ha registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di pere e kiwi. Danni gravi vengono anche segnalati nel corso di quest’anno anche per le produzioni orticole. I danni riguardano anche mele, pesche, uva, pomodori, noci, nocciole, mais, soia e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre l’Halyomorpha halys, nome scientifico della cimice asiatica, specie molto invasiva con elevata capacità riproduttiva.
Proprio per questo motivo, i ricercatori del CREA, nell’ambito del Progetto Nazionale “ASPROPI – Azioni a supporto della protezione delle piante”, finanziato dal MIPAAF, hanno svolto un’intensa campagna di indagine in natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali di questo nuovo insetto nocivo alieno.
Le ricerche CREA hanno permesso di raccogliere un imenottero, Ooencyrtus telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il controllo biologico della Cimice asiatica. I successivi test effettuati nei laboratori del CREA hanno evidenziato un’elevata capacità di parassitizzazione delle uova della cimice in laboratorio, con il 35 % delle ovature parassitizzate da una sola femmina dell’antagonista naturale in 24 ore e la completa parassitizzazione in presenza di più femmine. Si evidenzia che l’attacco di una sola femmina del microimenottero non solo determina la parassitizzazione delle uova della cimice, ma causa una mortalità complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi. L’imenottero si è quindi dimostrato come un efficace rimedio naturale per il controllo biologico dell’insetto infestante in Centro Nord Italia in un contesto di controllo integrato.
I Ricercatori del CREA, in collaborazione con Servizi Fitosanitari Regionali hanno predisposto un Progetto per l’allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta sul campo delle possibilità di utilizzo di questo agente di controllo biologico, la cui realizzazione richiede però tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella prossima stagione produttiva del 2017.
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