Sono stati giorni intensi gli ultimi passati sulla Stazione spaziale internazionale. Per la quarta volta nella storia della Iss (abitata ininterrottamente dal 2000) l’equipaggio è stato costretto a rifugiarsi nella Soyuz attaccata alla stazione, pronto a ritornare a Terra in caso di pericolo. Infatti, la traiettoria della Iss stava incrociando quella di un detrito spaziale rischioso (un resto di un satellite meteorologico russo), senza avere il tempo necessario per attuare le necessarie manovre per evitarlo.
Solitamente infatti il sistema di monitoraggio dei detriti spaziali riesce ad avvisare per tempo gli astronauti, ma in questo caso l’allerta è arrivata con soli 90 minuti di anticipo rispetto al potenziale rischio. Troppi pochi per muovere la Iss. Il detrito in questione si muoveva a circa 13 km/s, circa il doppio della velocità della Stazione spaziale, per la quale la possibilità di collisione con detriti (tollerabile per quelli più piccoli) rappresenta uno dei rischi maggiori e per il quale è stata recentemente proposta la creazione di un sistema laser per incenerirli.
Rimasti chiusi nella Soyuz durante il passaggio del detrito, ieri mattina i membri dell’equipaggio hanno ripreso le normali operazioni, riconfigurando la stazione per la ripresa delle attività a bordo. Fortunatamente infatti il satellite è passato senza danneggiare la Stazione spaziale, come ha annunciato anche l’astronauta della Nasa Scott Kelly (parte della missione “One Year in Space” insieme al collega russo Mikhail Kornienko) dal suo profilo Twitter.
.@NASA @Space_Station Happy there was no impact. Great coordination with international ground teams. Excellent training. #YearInSpace
— Scott Kelly (@StationCDRKelly) July 16, 2015
Via: Wired.it
Credits immagine: Nasa via Wikipedia