Scimmiottando s’impara: i neuroni specchio raccontati da Rizzolatti

Come sappiamo riconoscere le azioni altrui e imitarle? Come impariamo qualcosa guardando gli altri? Come possiamo immedesimarci nei personaggi di un film o farci coinvolgere emotivamente da un’opera d’arte? “Nella mente degli altri” è un breve saggio divulgativo chiaro e di fluida lettura che ha l’intenzione di spiegarci cosa c’è alla base di questi meccanismi nel nostro cervello. E ci riesce bene.

Il primo autore, Giacomo Rizzolatti, è un neurofisiologo di fama internazionale, accademico dei Lincei, nonché lo scopritore a metà anni Novanta dei cosiddetti “neuroni specchio”, le cellule nervose che all’interno del nostro cervello ci permettono di apprendere, reagire e prevedere cosa sta per accadere osservando le azioni compiute dagli altri. L’altra autrice, Lisa Vozza, è biologa e divulgatrice scientifica.

Sono proprio questi speciali neuroni i responsabili della cosiddetta empatia, la capacità di comprendere cosa un’altra persona sta provando e che per gli antichi greci corrispondeva al rapporto di comunicazione delle emozioni che si crea per esempio fra un musicista e l’ascoltatore. Senza queste cellule non potremmo imparare a suonare uno strumento, non proveremmo emozioni guardando un quadro e, secondo gli esperti, non avremmo neanche sviluppato un linguaggio articolato di comunicazione. Ma ancor più drammaticamente, il mondo che ci circonda ci apparirebbe come un pianeta abitato da alieni e non potremmo avere una vita sociale.

Il libro descrive in primo luogo gli esperimenti effettuati per osservare il meccanismo nelle scimmie e come i neuroni specchio siano stati scoperti per caso: mentre uno dei ricercatori afferrava del cibo e lo portava alla bocca, l’apparecchiatura collegata al cervello di un macaco che lo stava osservando registrava un’attività simile a quella misurata mentre l’animale compieva lo stesso gesto.

Nella seconda parte, il saggio spiega in che modo è stata dimostrata la differenza fisiologica fra il normale funzionamento del cervello di una persona sana e quello di una affetta da autismo. Come è noto, questo disturbo porta all’isolamento e alla mancanza di comunicazione con gli altri. Gli esperimenti riportati hanno provato che negli individui autistici c’è un difetto proprio nel sistema dei neuroni specchio.

L’ultima parte è dedicata a spiegare come il linguaggio abbia avuto origine dal sistema di riconoscimento e imitazione delle azioni degli altri, che si è trasformato nel corso dell’evoluzione in un meccanismo di comunicazione utilizzabile per esempio anche al buio e senza impegnare gli arti.

Secondo gli autori, la scoperta dei neuroni specchio ha applicazioni interessanti nella psicoterapia ma anche nella comunicazione, nell’arte e nelle tecniche di insegnamento. Peccato solo per un paio di refusi editoriali che possono confondere il lettore nella comprensione di alcuni concetti, ma che comunque non compromettono l’efficacia del libro.

Il libro

Giacomo Rizzolatti, Lisa Vozza
Nella mente degli altri. Neuroni specchio e comportamento sociale
Zanichelli 2007, pp. 112, euro

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here